La strategia per l'innovazione tecnologica e l'Obiettivo 2025
Un tablet agli anziani che vivono in Comuni a rischio di digital divide, comprensivo di app personalizzate ed educazione al corretto utilizzo. Quando si parla di innovazione tecnologica si pensa spesso ad aziende all'avanguardia, o a una fetta ristretta della popolazione, quella più curiosa e predisposta a spendere denaro per sperimentare.
Il Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano ci fa pensare alla possibilità di uno sviluppo inclusivo e sostenibile, dove l'innovazione è al servizio delle persone, non viceversa, e non lascia indietro nessuno.
Si tratta di una missione ambiziosa: digitalizzare l'Italia per innovarla. La sfida si rivolge a tutti gli ambiti: il privato cittadino, la pubblica amministrazione, le imprese.
Abbiamo molto da fare per raggiungere gli obiettivi posti a ridosso del 2020 per l'anno 2025. Si chiama 2025. Strategia per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese, il documento proposto dal Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione.
Anticipata dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, la strategia di innovazione descrive in venti azioni il processo di trasformazione strutturale del nostro Paese.
Tre sfide principali si articolano nel documento. Si parte con la creazione di una società digitale: attraverso piattaforme semplici come la carta di identità elettronica, si permette a cittadini e imprese di accedere in maniera sistematica a servizi digitali di facile utilizzo.
Nella seconda sfida sono proposti cambiamenti strutturali per agevolare l'innovazione nel Paese, partendo ad esempio dalla reingegnerizzazione delle infrastrutture digitali. Infine, la strategia passa attraverso l'inclusività e la diffusione di un'Intelligenza Artificiale sostenibile.
Nello specifico, tra i venti obiettivi ricordiamo lo sviluppo di infrastrutture digitali condivise e affidabili, per garantire al nostro Paese la possibilità di operare in autonomia tecnologica, per muoversi in democrazia e in sicurezza. Il documento si articola inoltre in più punti operativi e concreti.
Ad esempio, si auspica l'accesso a internet su tutto il territorio nazionale in banda ultra larga. Viene messo inoltre a disposizione un Fondo di investimento da €60 milioni dedicato a Mobilità, Robotica, AI, Cyber Security. L'Italia infatti investe in Ricerca, Sviluppo e Innovazione l'1,3% del PIL, rispetto all'obiettivo europeo del 3,0%.
Questi sono i passi per un'Italia più digitale, per tutti.
Adgenera, che l'innovazione ce l'ha nel DNA, è fortemente coinvolta in questo slancio creativo. Mettiamo costantemente il nostro impegno per innovare noi stessi e le aziende che si affidano a noi.
Per questo, confidiamo che questo programma possa dare una svolta all'economia italiana. Un nuovo approccio alle informazioni può rendere il nostro Paese più efficiente!