Web 3.0
Cosa significa e quali benefici ci darà
Da quando è nata la grande Rete, l'evoluzione tecnologica e i nuovi modi con cui gli utenti la utilizzano hanno portato a una lenta e continua rivoluzione.
Internet in trent'anni si è trasformato: dai primi siti web "tristi", statici e poco usabili, destinati per lo più a pochi esploratori entusiasti, ai portali moderni con una user experience intuitiva ed efficace.
Sebbene questa trasformazione sia stata graduale e consentita dall'integrazione di decine di tecnologie e miglioramenti dell'infrastruttura, è comunque possibile identificare macroscopicamente alcune fasi di questa evoluzione.
Il primo Internet non aveva un numero di "versione", almeno non inizialmente, ed era chiamato in modo abbreviato semplicemente Web.
Solo più tardi il è nato il termine Web 1.0, per antitesi rispetto alla seconda "tappa" nell'evoluzione che è stata universalmente definita Web 2.0.
Quest'ultimo ha rappresentato un reale "salto di qualità" della Rete: le pagine dinamiche producono contenuti personalizzati per l'utente, l'e-commerce si sviluppa e l'interazione attraverso forum, blog e social network diventa una parte fondamentale nell'esperienza d'utilizzo.
Inoltre il Web 2.0 ha affrontato e risolto il problema tecnicamente complesso di rendere un servizio online usabile attraverso una varietà di dispositivi con caratteristiche diverse, come PC, smartphone e tablet.
Il processo per arrivare a questi risultati è stato lungo, molte tecnologie sono state sperimentate, modificate, abbandonate, rilanciate.
Col tempo e l'esperienza, una solida e flessibile combinazione di tecnologie costituisce uno standard de facto che accomuna gli sviluppatori Web di tutto il mondo e consente agli utenti di navigare in modo piacevole e sicuro.
Cosa manca allora al Web 2.0? Cosa si potrebbe desiderare di più dal Web 3.0? Sicuramente si parla di questa nuova tappa evolutiva della Rete da molto tempo, quasi vent'anni ormai, da quando cioè il 2.0 iniziava ad apparire maturo e il mercato guardava già alle future opportunità.
La base tecnologica del 3.0 non è ancora definita, né è delineato un chiaro percorso di sviluppo, ma certamente le innovazioni disruptive che sono diventate protagoniste della scena mondiale hanno ottima probabilità di diventare l'ossatura di questa nuova rivoluzione del Web.
Le applicazioni in Cloud, la blockchain e l'intelligenza artificiale sono considerati i maggiori driver della nuova Rete, che promette un'esperienza sempre più interattiva (anche grazie alle cresciute performance della realtà virtuale), supportata dalla larghezza di banda delle connessioni.
Un grande fascino è svolto dal concetto di decentralizzazione, ovvero dall'implementazione di piattaforme decentralizzate (DAPP) in cui il controllo è condiviso tra i nodi: è probabile che molte applicazioni che oggi conosciamo nella loro versione “centralizzata” domani, nel Web 3.0, seguiranno questo nuovo paradigma.